venerdì 27 gennaio 2012

El pueblo unido...

Quel tappeto di seta blu che é il cielo...
Quel gioco di pedine luccicanti che sono le stelle ed i pianeti...Iuppiter e Saturno...e poi la stella del mattino...
Quel pallone di fuoco, incandescente e solitario che é il sole, tra poco nascerá per distinguere la luce dal buio...
Tutti loro, distanti come non mai dalle paure degli umani, agonizzanti nel cerchio ormai distorto che é la terra...che cercano la via, la parola mancante in un discorso interrotto...
Un sermone di insulti ed emozioni. Mentre io cerco giá nella memoria dei miei occhi i visi, le tracce di chi non vedró piú...
I colleghi di lavoro sono soltanto compagni di avventura o di sventura, secondo i casi: assioma di veritá...
Ma quante volte hai condiviso con loro sorrisi, risa e lacrime, presunte o vere, anelate o distruttrici?
Quante volte hai raccontato e ti sei lasciata raccontare disagi, imprecando contro un muro d'immoralitá?
E poi piú niente...tu o loro, o tu insieme a loro, a camminare per altre strade, a raccontare altre storie, scrivendo libri e pagine di sconfitte e delusioni.

E di forza e coraggio. E di pace e guerra.
Cantando altre canzoni. Assotigliando la melodia, stonando e distorcendo la musica iniziale.
Tutto, davvero tutto é un dettaglio nel girovagare dei giorni?
Un dettaglio incomprensibile il tempo che ti pone davanti situazioni e poi le riassume, tutte, in un unico ricordo?
Io non lo so.
So soltanto che mi piacerebbe ancora credere nell'essere umano, mi piacerebbe poterne indagare l'anima, la mia in primis.
Mi piacerebbe essere certa di essere parte di un tutto anche se il tutto, spesso, é soltanto un inutile dettaglio.
Spinta nel marasma opaco di un call center, a volte la vita mi sembra proprio una giostra, ballerina e scanzonata.
E l'essere umano, spesso, un'inutile vergogna che piú sale in alto, verso una gerarchia ignobile e spietata di decisioni arbitrarie, tanto piú si dimentica, o fa finta di dimenticare, i diritti ed i bisogni primari di chi é come lui.
Cosa importa se devi pagare l'affitto, mangiare ogni giorno? Se la tua vita scorre oltre i limiti di uno stupido ufficio? A chi importa di te e del tuo esistere?
Siamo soltanto marionette, burattini con le cuffie, parlanti o no, secondo i casi.

Siamo soltanto carne da arrostire al bisogno, bocconi di vita trangugiati e digeriti, dimenticati...
Cosí é, se vi pare...altrimenti fottiti!
E noi? Ognuno per sé e dio per tutti, certo...che tristezza!
Saluti e baci... 

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