venerdì 14 gennaio 2011

"Cantami dei numeri la serie..."

Oggi ho visto giocare, nel cortile della scuola, i bambini: giocavano alle stesse cose di quando anch'io ero una bambina, piccola e cicciottella, con le treccine rosse che sembravano quelle di Pippi Calzelunghe, col naso all'insú cercando sempre d'annusare la vita e cose nuove.
Erano i giochi di sempre, bandiera, castellone, al lupo.
Certo avranno nomi diversi, certe sfumature magari rinnovate, ma il senso e la forza del gioco erano le stesse.
Perchè le cose cambiano per rimanere uguali...non era questo il leitmotiv del "Gattopardo"? E non é la semplice storia della vita?
Lo è, almeno per me che vedo crescere le foglie degli alberi, ogni giorno diverse ed uguali, rispettando le regole delle stagioni che passano e vanno via per poi tornare.
Come dice sempre José quando mi lascio prendere dallo sconforto di dover vivere attimo dopo attimo l'inverno: se non venisse l'inverno, dice sempre, come potrebbe tornare di nuovo l'estate?
Che ragione ha, quella ragione che, quando non voglio ascoltare, mi fa venir persino rabbia...
Intanto, la casa si è riempita di profumo di muffins...ti piacerebbero Katis, sono venuti gonfi e dorati, presagio di morbidezza e di sorrisi quando José li vedrá.
Cos'avranno di tanto speciale i muffins perchè a tutti piacciano tanto?
Non lo so, perchè, tra parentesi, a me non dicono un gran che...però l'odore sí, l'odore cattura i sensi, almeno i miei, quello olfattivo e tattile: mi piace odorare e toccare le cose, come una bambina piccola...che è quello che sono rimasta in molte cose...perchè, anche in questo, la vita cambia e ti cambia ma, alla fine, ti fa rimanere uguale, vincolata al tuo essere più antico e profondo...come è giusto che sia, un po' di coerenza almeno nel correre dei giorni verso il loro destino...
Saluti e baci...